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Settantunesimo Elisir: L’UOVO DA COVARE

 

A un uomo

che rimpiangeva il passato,

un anziano disse:

 

“il passato è un uovo rotto,

il futuro è un uovo da covare”.

 

Paul Éluard

 

 

Quante volte il nostro atteggiamento e il nostro fare assomigliano a un pragmatico esempio di gallina indisciplinata? Quante volte coviamo l’uovo anacronistico rispetto alla linea cronologica di un tempo che scorre, in avanti?

 

Uomini e ominidi sulla macchina del tempo “che all’incontrario va”, cementifichiamo in ciò che è stato i nostri pensieri e le nostre emozioni. Ancorati a un qualcosa che fu, incastrati in questo qualcosa o qualcuno, paralizzati in un passato che non è mai realmente passato.

 

Incagliati nel presente in questo “che fu”, da cui veniamo, inesorabilmente, trascinati giù!

 

Come umore, come gesti cristallizzati e inesprimibili. Quanta sofferenza si aggiunge a una sofferenza già esperita! La risultante è una stasi. Un fermo immagine che non permette di progredire, di andare oltre, di andare avanti.

 

Oggi, in questo elisir da buona bevanda, vi sollecito a fermarvi, a individuare il VOSTRO UOVO, il punto focale in cui incagliano i vostri pensieri più intrusivi, l’uovo in cui sedimentano le emozioni più amare.

 

E quando avete individuato il vostro uovo, proviamo a chiederci: sto covando un uovo rotto? Sto investendo le mie energie a lottare contro questo uovo?

 

Dalla risposta che le nostre labbra pronunceranno, facciamo nostra la citazione iniziale: “il futuro è l’uovo da covare”.

 

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana