A un uomo
che rimpiangeva il passato,
un anziano disse:
“il passato è un uovo rotto,
il futuro è un uovo da covare”.
Paul Éluard
Quante volte il nostro atteggiamento e il nostro fare assomigliano a un pragmatico esempio di gallina indisciplinata? Quante volte coviamo l’uovo anacronistico rispetto alla linea cronologica di un tempo che scorre, in avanti?
Uomini e ominidi sulla macchina del tempo “che all’incontrario va”, cementifichiamo in ciò che è stato i nostri pensieri e le nostre emozioni. Ancorati a un qualcosa che fu, incastrati in questo qualcosa o qualcuno, paralizzati in un passato che non è mai realmente passato.
Incagliati nel presente in questo “che fu”, da cui veniamo, inesorabilmente, trascinati giù!
Come umore, come gesti cristallizzati e inesprimibili. Quanta sofferenza si aggiunge a una sofferenza già esperita! La risultante è una stasi. Un fermo immagine che non permette di progredire, di andare oltre, di andare avanti.
Oggi, in questo elisir da buona bevanda, vi sollecito a fermarvi, a individuare il VOSTRO UOVO, il punto focale in cui incagliano i vostri pensieri più intrusivi, l’uovo in cui sedimentano le emozioni più amare.
E quando avete individuato il vostro uovo, proviamo a chiederci: sto covando un uovo rotto? Sto investendo le mie energie a lottare contro questo uovo?
Dalla risposta che le nostre labbra pronunceranno, facciamo nostra la citazione iniziale: “il futuro è l’uovo da covare”.
Dott.ssa Elisa Tosana