· 

Sessantunesimo Elisir: L’INFELICITÀ È UN OPTIONAL

 

“Talvolta il nostro destino somiglia

a un albero da frutto in inverno.

Chi penserebbe mai

che quei rami torneranno

 verdi e daranno fiori e frutti?”

 

Johann Wolfgang von Goethe

 

 

 

Johann la sapeva lunga. Sulla poesia, sulla Vita, sulla Vita che metteva nella sua poesia e nelle sue opere. Forte, fragile, fragile e forte. Come tutti noi. Quante sfide e quante lotte. Anche allora. Dentro e fuori dal proprio animo. 

Penso a Noi, a noi che ogni mese ci beviamo (o ci sorbiamo?! 😉) questo Elisir. Quante stagioni ha passato il nostro animo finora? Al di là delle primavere del nostro Corpo, quante stagioni l’umore ha attraversato? Quanti inverni freddi e bui ci hanno fatto visita e sono stati con noi, quando la vita, inclemente e ingiusta, è arrivata a darci i suoi sgraditi e sgradevoli “SCIAFÙ”? Nella vita capitano “stagioni NO”, stagioni che vorremmo saltare a piè pari, chiudere gli occhi e aspettare che la tormenta ci dia tregua.

 

Ma è proprio in questi momenti, più che mai, che siamo interpellati ad aprire i nostri occhi, a fare il punto della situazione e a chiederci: “Siamo nel pantano, OK. Ma vediamo in lontananza un possibile cambiamento? Quale minimissima azione potremmo fare, noi, oggi, ora per fare avvicinare questo cambiamento?” Non siamo responsabili della vita, siamo responsabili però di come affrontiamo le stagioni “nere”.

 

Sentirsi fautori di cambiamento ci permette di non rimanere ancorati, fermi e fissi nella fase rabbiosa dell’ingiustizia della vita subita. Spesso siamo frenati proprio dalla mancanza di speranza ed è questo il freno a mano che ci impedisce ogni movimento o che ci fa credere che “è tutto inutile, anche provarci.”

 

Forse sì. MA FORSE ANCHE NO! E mi piace ricordare che... “la sofferenza è inevitabile, ma l'infelicità è un optional”! Facciamo in modo di non rendere l’infelicità un optional di serie nelle nostre giornate.

 

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana