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Cinquantatreesimo Elisir: FACCIAMO LE CORNACCHIE!

 

"Una cornacchia mezza morta di sete trovò una brocca 

che una volta era stata piena d’acqua. 

Quando infilò il becco nella brocca per abbeverarsi, 

si rese conto che vi era rimasto soltanto un goccio d’acqua sul fondo. 

Provò e riprovò inutilmente.

D’un tratto le venne un’idea e, preso un sasso, lo gettò nella brocca.

 

Poi prese un altro sasso e lo gettò nella brocca.

Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.

Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.

Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.

Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.

Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.

 

Pian piano vide l’acqua salire verso di sé e, 

dopo aver gettato ancora altri sassi,

 riuscì a bere salvandosi la vita." 

 

Esopo inserisce nell'inchiostro insegnamenti lungimiranti, entra dritto in punta di penna a sollecitare quale atteggiamento dovremmo fare nostro per affrontare costruttivamente le difficoltà, piccole, modeste o grandi che siano.

 

Facciamo spazio alle EMOZIONI, esterniamo pure lo sconforto quando percepiamo uno scarto con la realtà fra ciò che vorremmo e ciò che proprio non c'è o non possiamo avere.

 Guardiamo e VEDIAMO quello che c'è e quello che possiamo fare con quello che c'è.

 

Un goccio d'acqua? SOLO un sorso d'acqua? In fondo alla brocca della vita? 

Così in fondo che il mio becco corto non ci arriva? 

Bene, cerchiamo soluzioni!! Possiamo anche disperarci di primo acchito, ma poi...

Cosa posso farne di quel sorso di "cosa che c'è"?

Creatività, ingegno, determinazione, impegno, costanza.

 

 

E per dirla con il timbro di voce di  Ernest Hemingway e Amharref Walid :

 

"Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. 

Pensa a quello che puoi fare con quello che hai."

 

"Per ogni problema c'è una soluzione, 

se non trovi la soluzione è perché hai trovato una scusa."

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana