· 

Quarantaseiesimo Elisir: OLTRE IL FALLIMENTO

 

Lo compiamo ogni giorno, o forse e più probabilmente, più volte al giorno. Ma ad ogni "click" chi ci pensa a lui, chi se lo ricorda Thomas, quell'Edison che prese tante scosse di fallimentari tentativi prima di azzeccare il "click" vincente e corretto e ancora oggi funzionante?

Certamente non pensiamo a tutti e ai tanti tentativi non riusciti dell'inventore della lampadina e a chi una volta gli chiese "come hai fatto a non arrenderti sfiduciato dopo tanti errori"?, diede una risposta che vorrei illuminasse anche noi in questo sorso di Elisir:

 

 “Non ho fallito. 

Ho solamente provato 

10.000 metodi 

che non hanno funzionato”.

 

Aggiungendo poi che "molti fallimenti nella vita si segnalano da parte di quegli uomini che non realizzano quanto siano vicini al successo nel momento in cui decidono di arrendersi".

 

Sia questo il monito che possa accompagnarci da oggi in avanti, ogni volta che Qualcosa ci farà lo sgambetto mettendoci i bastoni fra le ruote nel raggiungimento dei nostri obiettivi e desideri. Ogni errore non è uno sbaglio, ma un tentativo che ci può aiutare a "raddrizzare il tiro" apportando cambiamenti di strategie per avvicinarci a ciò che desideriamo avere, possedere o essere.

 

 

Ciò che non riusciamo a raggiungere, impariamo dunque a declinarlo in modo funzionale e amorevole nei confronti di noi stessi, pronunciando i fallimenti e i tentativi di errore al verbo avere e non essere, non tatuandoci il giudicante "sono / sono sbagliato, sono in grado / non riuscirò mai", ma con un pizzico di oggettività e realtà costruttiva: "ho sbagliato, QUESTA volta!!". Solo chi non fa niente non sbaglia mai! Detta con la voce di Confucio: 

 

"L'uomo che fa molto, sbaglia molto; 

l'uomo che fa poco, sbaglia poco; 

l'uomo che non fa niente non sbaglia mai, 

ma non è un uomo".

 

Il mio augurio è proprio quello che possiate compiere degli errori, errori vestiti a festa di  opportunità e potenzialità di crescita personale e relazionale. Il FARE degli errori ci mancherà soprattutto quando non saremo più in grado di farli! Poterli compiere è quindi un privilegio che va dosato e domato.

 

Che non sia vana né vada perduta nessuna occasione di FARE! Alimentiamo invece il coraggio di provare a fare e il coraggio di iniziare un nuovo cammino, un nuovo progetto, o anche "solo" di iniziare a provare a fare nuova la realtà quotidiana, soprattutto quella che ci va più stretta e quando è quella che ci stringe in un non-stare-bene. PROVIAMO. Sia questa la parola del buon proposito! Proviamo un po' come Michael Jordan quando ammise:

 

”Ho sbagliato più di 9.000 tiri nella mia carriera.

Ho perso quasi 300 partite. 

E 26 volte mi hanno dato fiducia per fare il tiro vincente dell’ultimo secondo e ho sbagliato.

Ho fallito più e più e più volte nella mia vita.

È per questo che ho avuto successo.”

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana