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Quarantatreesimo Elisir: IL MILLEPIEDI

 

“Un millepiedi  aveva sempre camminato senza alcun problema per le sue terre. Un bel giorno passò di lì una formica curiosa e chiese al millepiedi come potesse riuscire a camminare così bene senza cadere: con tanti piedi per lei era un miracolo che non inciampasse in qualche ostacolo. Molto turbato da questa idea, il millepiedi cominciò a prestare attenzione a dove metteva ogni zampina e in breve tempo non riuscì più a camminare”. 

 

 

Cosa ci dice questa storiella? Emblematica metafora evocativa, essa ci suggerisce quanto sia proprio il nostro TENTATIVO DI CONTROLLO A FARCI PERDERE IL CONTROLLO !!! Bizzarro, ma se ci pensate succede proprio così. Più tentiamo con tutte le nostre forze di controllare qualocosa, più questo sfugge dal nostro controllo. Così come con il millepiedi! Se tentiamo di controllare il nostro passo, molto probabilmente finiremo con l'incespicare sul nostro stesso andare. Stesso vale con le reazioni organiche, fisiologiche, emotive e psicologiche.

 

Sperimentiamo: respiriamo, giusto? In questo momento stiamo respirando e abbiamo respirato finora! Molto probabilmente senza nemmeno rendercene conto, fino a due righe fa, quando ve l'ho fatto "venire in mente". Ecco. Ora proviamo a "controllare" il nostro respiro: sarà proprio la nostra attenzione su di lui a farlo modificare, nel rallentarlo o accelerarlo. C’è un’ulteriore realtà da portare in luce…

 

Il controllo che fa sfuggire il controllo si verifica anche con tutte le "esperienze private", siano esse pensieri, immagini, ricordi, sensazioni, bisogni e qualsivoglia esperienza di cui una persona è protagonista. Nella maggior parte dei casi, tentiamo a tentoni di “sbarazzarcene”… ma nel tentativo di fuggirle o sopprimerle, agiamo comportamenti che possono essi stessi risultare disfunzionali e arrecare ancora più disagio e sofferenza.

  • Su quale o quali dei nostri stessi piedi inciampiamo?
  • Quali delle nostre "tentate soluzioni", agite nel tentativo di trovare soluzione, risultano fallaci o addirittura cementificano il problema?

 

Il mese prossimo approfondiremo insieme l’argomento con un’altra bella sorsata di Elisir!

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana