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Trentacinquesimo Elisir: IL VASO DELLA FELICITÀ

 

Bentornati a voi bevitori di Elisir! Questo mese vorrei introdurvi una pratica di psicologia positiva ispirata da un'idea di Elisabeth Gilbert: IL VASO DELLA FELICITA'. La nominiamo sovente questa felicità, quasi sempre siamo alla sua ricerca anche con il lanternino. Eppure a volte ci sfiora, eppure queste stesse volte non ce ne accorgiamo nemmeno. Vorrei soffermarmi proprio su questo, sul nostro atteggiamento verso ciò che accade nei momenti del nostro quotidiano. Quando accade, ce ne accorgiamo? Forse il segreto per la ricerca della felicità è proprio insito nella frase: "quando siete felici, fateci caso".

 

La mente umana per "natura" è più incline al lamento e nell'evoluzione per la sopravvivenza della specie è stata costretta ad affinare il fiuto più su ciò che era pericoloso e dannoso rispetto al selezionare le "cose" belle e positive. Oggi, appunto, vi sollecito! AGUZZATE LE ANTENNINE !!! E siate pronti a sentire e percepire il bello che sguazza intorno e dentro di noi.

 

 

Come? Pongo a seguire le stesse parole che Elisabeth Gilbert ha usato nel descrivere la pratica che suggerisce di fare. "Il Vaso della Felicità è un progetto che ho iniziato nella mia vita molti anni fa ed è rimasta una pratica che ho cercato di mantenere con regolarità da allora.

 

Nella sua essenza, il Vaso della Felicità è un’idea semplicissima e quasi assurda – ogni singolo giorno, a fine giornata, prendo un pezzo di carta (l’angolo di una bolletta telefonica o il pezzo di una vecchia to-do-list) e ci scrivo il momento più felice di quel giorno. E ci metto la data. E poi piego la nota e la inserisco nel vaso. E questa è l’intera pratica.

 

Ci vogliono circa 35 secondi per farlo, ma quello che mi porta questo esercizio è enorme – non solo il piacere di trovare un buon momento ogni giorno (anche i giorni orribili hanno un momento meno brutto degli altri), ma benefici duraturi dal registrare quel momento per sempre. Col passare degli anni, ogni volta che sto vivendo un periodo difficile, scavo attraverso il barattolo e tiro fuori casualmente foglietti di carta, e gioia attraverso loro – tutte quelle istantanee gemme di vita che avrei subito dimenticato, se non le avessi annotate. Essi mi portano infinito conforto. Sono continuamente sorpresa di come di solito il mio momento più felice della giornata sia semplice. Quasi mai è un momento di successo esplosivo o un eccesso delirante. Nonostante tutti i miei sforzi e le mie ambizioni e tutta la mia ricerca di esperienze straordinarie, è importante riconoscere che i miei momenti più felici sono generalmente molto comuni e silenziosi e pure insignificanti.

 

In realtà, il mio momento più felice ogni giorno di solito è solo un colpo d’occhio di qualcosa di dolce e piccolo, il fluire inaspettato di un’emozione, un po’ di sole sul mio viso, un piacevole incontro sul marciapiede, un fresco bicchiere di acqua proprio al momento giusto, la mio gioia felina dopo un pisolino, la vista fugace di un uccello appena con la coda dell’occhio, il riconoscimento di qualche piccola e bellissima cosa.

 

Quali sono le regole, vi chiederete? Non ci sono regole! Non ne ho idea! Ho appena fatto questa cosa, perché funziona per me! E’ la tua felicità; puoi farci assolutamente tutto ciò che ti piace con essa! Metti quello che vuoi là dentro – tutto ciò che ti porta pace e gioia. E quando il tuo vaso si riempie (come mi auguro accada), non ti resta che farne un altro. Leggi i foglietti, se ti va, oppure lasciali tranquillamente piegati, se lo preferisci.

 

Il vaso non è la parte magica; il vaso è il vaso. Cosa c’è dentro è semplicemente – molto semplicemente – la parte migliore della tua vita sulla terra..."

 

 

Dott.ssa Elisa Tosana